Un centinaio di sudcoreani ha potuto riabbracciare oggi i propri parenti che vivono a nord e che non vedevano da 60 anni, ovvero dalla guerra tra le due Coree del 1950-53. Gli incontri sono avvenuti nonostante ieri da un posto di guardia della Corea del Nord siano stati fatti esplodere alcuni colpi d’arma verso una torretta di controllo del Sud che ha prontamente risposto. L’episodio aveva fatto temere una escalation della tensione fra i due Paesi.
”Ti sto finalmente incontrando”, ha detto Kim Hae-jung, 96 anni, alla figlia, Woo Jeong-hae, che vive nella Corea del Nord. ”Non ti ho mai dimenticato e finalmente ti vedo dopo averti sempre vista nei miei sogni”, ha aggiunto. Gli incontri dei parenti, che dureranno per sette giorni, sembrano indicare un disgelo nelle relazioni fra i due Paesi dopo l’affondamento a marzo della corvetta sudcoreana Cheonan che ha provocato la morte di 46 marinai. Nei prossimi giorni sarà la volta di cento nordcoreani, che potranno finalmente oltrepassare il confine blindato per rivedere i loro cari.
