Cina, primo morto di Covid da maggio. Arriva il team Oms per studiare il coronavirus, ma 2 sono positivi (Foto Ansa)
È di nuovo incubo coronavirus in Cina.
La Cina ha registrato martedì una nuova impennata di casi, saliti a 115 dai 55 di lunedì, di cui 107 trasmessi a livello domestico e 8 importati.
La provincia settentrionale cinese di Heilongjiang, che conta oltre 37 milioni di persone, ha introdotto lo “stato di emergenza” per cercare di stroncare un focolaio di Covid-19.
Le autorità hanno chiesto di non lasciare i propri territori se non strettamente necessario e di annullare conferenze e raduni.
La città di Suihua, che conta 5,2 milioni di abitanti, è entrata in lockdown. La decisione del governo provinciale è maturata dopo la scoperta di 28 contagi, di cui 12 asintomatici.
Tre infezioni sono state trovate nel capoluogo Harbin, che ospita il festival di sculture di ghiaccio che è una grande attrazione per i turisti.
Misure restrittive anche nella provincia di Hebei. Le città in lockdown sono Langfang, il capoluogo Shijiazhuang e Xingtai, per oltre 22 milioni di abitanti totali (il doppio degli abitanti di Wuhan, dove a fine 2019 è stato rilevato il virus per la prima volta).
Veicoli e persone delle tre città non possono uscire, a meno che non sia necessario. Langfang, che dista mezz’ora di auto da Pechino e conta 5 milioni di persone, ha deciso una quarantena domestica per sette giorni e i cittadini saranno soggetti a test di massa.
Due contee sotto la giurisdizione di Langfang che confinano con Pechino, Guan e Sanhe, avevano già annunciato misure di quarantena domestica. Shijiazhuang, il capoluogo di Hebei, è stata finora la più colpita dall’ultima ondata di infezioni e ha già bloccato i suoi 11 milioni di residenti.
La provincia, in generale, ha chiuso alcune sezioni di autostrade e ha ordinato ai veicoli registrati di tornare indietro. (Fonte: Ansa)