Cronaca Mondo

Coronavirus, morti in Cina salgono a 560: 2987 nuovi casi al 5 febbraio

Coronavirus morti salgono a 560 in Cina: il bilancio del 5 febbraio (Foto repertorio ANSA)

PECHINO – Il numero di morti causati dal Coronavirus in Cina è salito a 560. Lo ha comunicato il governo cinese.  A Hubei, la provincia più colpita, i morti nella giornata di giovedì sono stati 70, ha detto la Commissione per la salute provinciale, che ha anche confermato 2.987 nuovi casi nel suo briefing quotidiano del 5 febbraio.

Intanto sempre mercoledì la Cina ha annunciato una possibile terapia contro l’infezione provocata dal virus, a base di antiretrovirali già utilizzati nella lotta all’Hiv. Una notizia lanciata con entusiasmo, ma a frenare ci pensa l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che sottolinea come “non ci sono terapie efficaci” per debellare l’infezione. 

A circa due mesi dall’inizio dell’epidemia, e quasi 25mila casi accertati, gli scienziati cinesi hanno dato conto di una “importante scoperta”. Un team di ricerca guidato da Li Lanjuan, tra i massimi esperti nel paese, ha testato con successo due vecchi farmaci antivirali, l’Abidol e il Darunavir, affermando che possono “effettivamente inibire il coronavirus 2019-nCoV”. Tanto che l’equipe medica si è spostata nella provincia focolaio dell’Hubei per “rafforzare il trattamento” dei nuovi pazienti. Proprio a Hubei nel bollettino del 5 febbraio si indica il maggior numero di morti per l’epidemia: 70 pazienti.

A Ginevra per ora non si condivide lo stesso ottimismo. Per l’Organizzazione mondiale della Sanità, infatti, “non ci sono terapie efficaci conosciute”. L’unico dato certo è il numero “relativamente basso di contagi fuori dalla Cina, l’1%”, che “dà una finestra di opportunità per prevenire” che la situazione degeneri in pandemia, ha spiegato il direttore generale Tedros Ghebreyesus, che ha lanciato un appello per reperire 675 milioni di dollari.

In Cina, in attesa di capire se i due farmaci testati avranno successo, oltre mille pazienti sono stati già dimessi dagli ospedali. Eppure la quotidianità racconta anche di un virus che continua a mietere vittime, arrivate a 560 (senza contare i 2 a Hong Kong e nelle Filippine), soprattutto nell’Hubei. I contagi superano i 24.600 e preoccupa il caso di un bimbo positivo al virus dopo 30 ore dalla nascita a Wuhan. Circostanza che, secondo i medici dell’ospedale pediatrico locale, suggerisce un contagio dalla madre, anche lei malata, durante la gravidanza. 

(Fonte ANSA)

Published by
admin