Almeno un manifestante è rimasto ucciso e diversi altri feriti a Yamoussoukro, la capitale della Costa D’Avorio, quando la polizia ha aperto il fuoco e lanciato lacrimogeni contro oppositori del controverso presidente uscente Laurent Gbagbo.
Gli incidenti hanno alimentato i timori di un aumento delle violenze tra oggi e domani quando si svolgeranno due manifestazioni in favore del presidente eletto, Alassane Ouattara.
Gbagbo è stato riconfermato dal Consiglio costituzionale a capo del paese africano (primo produttore al mondo di cacao ma anche ricco di petrolio pregiato off shore), ribaltando il verdetto della Commissione elettorale nazionale risultato a favore di Ouattara in base al ballottaggio del 28 novembre.
L’uccisione del manifestante e il ferimento di altri oppositori sono stati segnalati da testimoni alla vigilia delle due marce indette da Ouattara per oggi verso la sede della televisione di stato e, per domani, verso la sede del Governo presidiati da militari fedeli a Gbagbo.
Il presidente uscente, secondo responsabili della sicurezza, ha ammassato truppe nella capitale Yamoussoukro, centro che usa più come ritiro per sé e i suoi alleati che non come sede dell’attività di governo la quale viene svolta soprattutto nella città più popolosa del paese, Abidjan, centro commerciale e capitale “de facto”.