ROMA – ”Almeno 800 persone” sono state uccise il 29 marzo in violenze a Duekoué, nell’ovest della Costa d’Avorio, teatro nei giorni scorsi di aspri combattimenti tra le forze del presidente eletto Alassane Ouattara e del suo rivale Laurent Gbagbo. Lo ha reso noto venerdì il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr), citando informazioni raccolte sul posto. ”Almeno 800 persone sono morte a Duekouè martedì scoeso – ha dichiarato all’Afp Dorothea Krimitsas, una portavoce del Cicr a Ginevra – Informazioni in tal senso sono state raccolte da delegati del Cicr recatisi sul posto il 31 marzo e l’1 aprile”.
Gli stessi delegati del Cicr ”hanno visto un gran numero di cadaveri”, ha affermato, aggiungendo che Comitato della Croce rossa ”continua a raccogliere informazioni”. I delegati – ha sottolineato il Cicr in un comunicato – hanno trasferito 28 corpi all’obitorio, operazione che proseguirà anche nei prossimi giorni. Si è trattato di un massacro ”particolarmente scioccante per ampiezza e brutalità”, ha affermato il capo delegazione del Cicr in Costa d’Avorio, Dominique Liengme, citato dal comunicato.
Il Comitato internazionale della Croce rossa, ha aggiunto, ”condanna gli attacchi diretti contro civili e ricorda l’impegno e l’obbligo delle parti in conflitto di assicurare in ogni circostanza la protezione delle popolazioni sul territorio che controllano”. L’organizzazione, che ha sede a Ginevra, ha affermato che ”decine di migliaia di donne, uomini e bambini” sono fuggiti dai combattimenti e saccheggi avvenuti a Duekoué a partire da lunedì scorso. Importante crocevia strategico nel centro ovest del Paese, Duekoué è da martedì sotto il controllo delle forze di Alassane Ouattara, il presidente eletto riconosciuto dalla comunità internazionale, che ne hanno cacciato in due giorni di combattimenti i militari e miliziani fedeli al presidente uscente Laurent Gbagbo. Ieri mattina le agenzie umanitarie dell’Onu si erano dette molto preoccupate per la sorte di decine di migliaia di sfollati rifugiatisi nella missione cattolica di Duekoué.