
DACCA – “La veritร รจ che mi sento in colpa, perchรฉ Claudia (la moglie, una delle nove vittime italiane dell’attacco dell’Isis a Dacca, ndr) non cโรจ piรน e io invece adesso sono qui. Lโho lasciata nel ristorante da sola…”.ย Gian Galeazzo Boschetti, l’unico sopravvissuto alla strage di Dacca, ora racconta in lacrime: “In giardino cโerano due ragazze insieme a me – racconta Gianni -. Non so di che nazionalitร fossero, ma i terroristi le hanno viste e le hanno portate a forza dentro il locale. Io invece ero finito nellโombra di un cespuglio e lร sono rimasto tutta la notte. Terrorizzato”. “Quando รจ finito tutto – ha raccontato ieri Boschetti alla cognata Patrizia – ho fatto il giro degli ospedali sperando di ritrovare Claudia viva. Ma non cโera da nessuna parte. Non si trovava. Finchรฉ ci hanno chiamato dallโobitorio dellโospedale militare. ร lรฌ che lโho rivista per il riconoscimento. E ora mi sento in colpa”.
In quei primi minuti interminabili, Gian Galeazzo Boschetti – discendente dei conti di San Cesario sul Panaro, famiglia nobile cinquecentesca del Modenese – ha provato a dare lโallarme col suo telefonino. “Allโinizio Gianni ha pensato che si trattasse di una rapina…”, racconta il consigliere comunale genovese (Pd) Alberto Pandolfo, che ha provato a ricostruire quei momenti contattando unโamica comune. Boschetti ha chiamato per primo lโambasciatore italiano, Mario Palma. Poi ha cominciato a rispondere via WhatsApp agli amici che lo chiamavano da Dacca e dallโItalia: “Cecilia, sono nascosto in un cespuglio, non posso fare rumore – ha scritto alla Vannucchi – io sto bene, ma non vedo piรน Claudia…”.ย Ha inviato un messaggino anche a Tiziana, la moglie di Roberto Bosco, che da Novara seguiva il telegiornale sempre piรน preoccupata dal silenzio di suo marito. Ma Bosco, per fortuna, era giร in aereo per lโItalia e adesso proprio lui ricorda con un brivido lโultima chiacchierata, due giorni fa a Dacca, con Gianni che lo pregava di aiutarlo a trovare un sito per vedere in streaming Italia-Germania.
