LONDRA – La National Security Agency americana spiò anche l’ex premier israeliano Ehud Olmert e il vicepresidente della Commissione europea Joaquin Almunia. E’ l’ultima rivelazione sul cosiddetto Datagate pubblicata dal New York Times.
Una notizia che si aggiunge ad un’altra, pubblicata, invece, dal Guardian: anche le Nazioni Unite, insieme ad Unicef, Médecins du Monde e altre ong, sono state spiate dai servizi segrati americani e britannici, Nsa e Gchq.
Secondo quanto scrive il Guardian, le agenzie d’intelligence, quella britannica in particolare, sorvegliavano alcuni edifici governativi tedeschi con l’obiettivo di monitorare comunicazioni tra la Germania e la Georgia e la Germania e la Turchia. Oggetto del programma di sorveglianza risulta essere anche il gigante della difesa francese Thales Group.
Almunia si è detto “fortemente turbato” dalle rivelazioni di Guardian e New York Times sullo spionaggio ai suoi danni nel 2008 e 2009. Intervistato dal Nyt, Almunia dice di non sapere cosa gli 007 cercassero e di aver avviato delle verifiche sulle proprie agende per capire dove si trovasse e cosa facesse mentre veniva intercettato.
La portavoce della Commissione europea, Pia Ahrenkilde, ha annunciato che Bruxelles solleverà la questione con le autorità di Stati Uniti e Gran Bretagna.
Giovedì 19 dicembre l’Assemble generale dell’Onu aveva adottato una risoluzione, promossa da Germania e Brasile (Paesi i cui leader Angela Merkel e Dilma Roussef sono stati spiati), per tutelare il diritto alla privacy, invitando tutti gli Stati a interrompere le azioni che violano uno dei “principi fondamentali di una società democratica”.