Delitto d'onore in Siria: bambina di 5 anni uccisa dalla famiglia dopo che era stata violentata da uno sconosciuto (Foto archivio Ansa)
In Siria, una bambina di cinque anni violentata da uno sconosciuto è stata uccisa dalla sua famiglia in un cosiddetto “delitto d’onore“. Secondo quanto riferisce il Daily Mail il 18 novembre 2021 i genitori avrebbero ucciso la piccola a “sangue freddo” dopo che era stata rapita e violentata da un uomo non identificato nella zona di Al-Shahba.
Il cadavere della bambina è stato rinvenuto il 27 gennaio in un cassonetto a Manbij, nel nord della Siria. Nonostante l’immediato ricovero presso l’ospedale Al Furat, a est di Aleppo, per la bambina non c’era più niente da fare.
L’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR) ha affermato che le forze di sicurezza interna hanno arrestato diversi familiari della piccola. I genitori hanno negato di aver ucciso la figlia e sono tuttora in corso le indagini.
Il giorno dello stupro la bambina era uscita di casa insieme ad alcuni amichetti per andare a trovare il padre, che lavora nei vicini uliveti. Durante il percorso, un uomo in motocicletta l’ha rapita e violentata. Nel villaggio era partita la ricerca della bambina poi ritrovata in una strada tra Deir Jamil e Kafr Naha.
Il SOHR siriano ha denunciato quanto accaduto, chiedendo alle autorità che gli assassini della bambina siano processati. In Siria, i cosiddetti “delitti d’onore” sono in netta crescita.
Lo scorso luglio, una ragazza è stata trascinata in una casa abbandonata e uccisa dalla sua tribù in un cosiddetto “delitto d’onore”. Aveva tentato di scappare con il fidanzato e rifiutato di sposare il cugino.
In un video diffuso online si vede la 18enne Eida Al-Hamoudi Al-Saeedo, uccisa a colpi di arma da fuoco in un villaggio alla periferia della città siriana Al-Hasakah.
Sempre lo scorso luglio, Aya Muhammad Khalifo una ragazza di 16 anni è stata strangolata dal padre in un ennesimo “delitto d’onore” dopo essere stata violentata da un parente.
In seguito agli omicidi, nella città di Hasakeh, centinaia di donne hanno protestato contro i “delitti d’onore”. La manifestante Evin Bacho, membro del gruppo femminista curdo Kongra Star, ha dichiarato: “Condanniamo questi crimini in nome della tradizione o della religione”.