
LONDRA – Curava i pazienti senza seguire nemmeno le minime norme igieniche. Guanti riutilizzati per più pazienti, ferri non sterilizzati e attrezzatura medica tenuta nel bagno dello staff. Il dentista Desmond D’mello ha curato circa 22mila inglesi che ora temono di aver contratto l’Hiv, o nel migliore dei casi l’epatite.
Le indagini sul lavoro di D’Mello iniziano nel 2013 quando Amy Duffield, una ragazza di 23 anni, muore dopo una seduta dal dentista. Dopo poco tempo, si era sentita male: aveva i sintomi dellāinfluenza nonostante fosse piena estate. E palpitazioni. Il ricovero in ospedale ĆØ stato inutile perchĆ© la giovane ĆØ morta quasi subito. La Nottinghamshire Police ha confermato di aver aperto unāindagine.
Solo grazie a un video registrato in incognito a giugno e spedito allāNhs sono emersi i dettagli sullāattivitĆ di DāMello, che ĆØ stato finalmente sospeso. Il medico faceva di tutto: non si lavava le mani e non si cambiava i guanti ogni volta che un nuovo paziente si sedeva sulla poltrona. E teneva parte dellāattrezzatura medica nel bagno dello staff.
Il direttore medico dellāNhs in Nottinghamshire, Doug Black, ha cercato di sminuire lo scandalo, affermando che i rischi di unāinfezione sono bassi, ma il terrore tra gli ex pazienti resta. E cosƬ in molti hanno sono accorsi negli ospedali della zona per sottoporsi a esami del sangue. Non ĆØ mancato poi qualche paziente affezionato, che lo ha difeso: “Ć sempre stato un ottimo professionista”. Ā Intanto però c’ĆØ chi si chiede come abbia potuto D’Mello superare gli esami sanitari e lavorare indisturbato anche per il servizio sanitario inglese, con il suo ambulatorio convenzionato.
