Il dramma Ucraina sbarca a Sochi: il caso del lutto al braccio

Un momento degli scontri a Kiev

SOCHI – Il dramma dell’Ucraina, con 26 morti e oltre 240 feriti in poche ore a Kiev, tocca anche i giochi olimpici di Sochi. La lotta tra alcuni atleti ucraini e il Comitato olimpico riguarda il lutto al braccio, che il Cio nega. Mercoledì la coppia ucraina del fondo non si è presentata al via del team sprint ai Giochi. Il ritiro di Marina Lisogor e Ekaterina Serdyuk arriva proprio dopo il no del Cio alla richiesta del comitato olimpico ucraino di indossare il lutto per le vittime degli scontri di Kiev. Gli ucraini hanno ufficialmente motivato la scelta parlando di ”un infortunio”.

La richiesta di un segno di lutto per ”solidarietà” e cordoglio è stata avanzata ufficialmente dal comitato presieduto da Sergei Bubka: ma il Cio non ha dato l’ok, spiegando che la carta olimpica vieta espressioni politiche durante le Olimpiadi. Di seguito, la decisione delle due atlete dello sprint tecnica classica di sci di fondo di non presentarsi al via della gara team evente. L’assenza al via delle due sciatrici è stata però spiegata dalla delegazione ucraina: la coppia non ha preso parte alla gara perché la Serdyk si è infortunata durante l’allenamento. Ivan Bondarhuk, responsabile dei rapporti con la stampa del comitato ucraino, ha confermato che l’atleta si è fatta male alla schiena ed è stata portata al centro medico di Krasnaya Poliana dove è stata curata.

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Elisa D'Alto