IL CAIRO – Ancora una notte nera per le forze dell’ordine egiziane, sotto attacco terroristico dalla deposizione dell’ex presidente Mohammed Morsi. Cinque poliziotti egiziani sono morti mercoledì sera per l’esplosione di una bomba trovata su un treno fermo alla stazione di Menouf, sul Delta del Nilo. Un’altra decina di persone sono rimaste ferite. Secondo fonti della sicurezza, si è trattato di un ordigno artigianale.
Il convoglio era entrato in stazione appena un quarto d’ora prima, i passeggeri erano scesi, ed erano già cominciate le pulizie del vagone, ha riferito il governatore di Menoufeya Ahmed Sherin. L’esplosione è avvenuta quando un agente ha trovato una busta sospetta e la stava segnalando agli artificieri. Una seconda bomba è stata disinnescata a bordo dello stesso treno. Sabato scorso l’ennesimo ordigo era stato disinnescato sulla stessa linea ferroviaria.
Poliziotti del mirino anche a un check point lungo la strada tra Alessandria e Marsa Matruh, nel nordovest dell’Egitto: cinque gli agenti rimasti feriti in un attacco armato.
Esplosioni si sono registrate mercoledì sera anche al Cairo. La prima nella stazione della metropolitana di Marje, nel nordest della capitale, dove stava passando l’ultima corsa che porta i pendolari in periferia. Anche qui si sarebbe trattato di un ordigno artigianale, ma non si hanno notizie di eventuali feriti.
Poi ancora a Ramadan City, altro quartiere a nord della capitale: qui testimoni e media hanno riferito di aver udito altre tre esplosioni, senza precisarne la natura, che non avrebbero comunque causato vittime.
Ordigni artigianali, generalmente di bassa potenza, vengono trovati e disinnescati quasi quotidianamente in diverse località dell’Egitto. Altri vanno a segno ferendo poliziotti o passanti, un militare è morto al Cairo a settembre.
Ma è nel nord del Sinai che le forze armate e dell’ordine egiziane subiscono il maggior numero di attacchi, attribuiti ai Fratelli musulmani – dichiarata organizzazione terroristica – o ai jihadisti filo-al Qaeda e filo-Isis di Ansar beit al Maqdis. Lo scorso 24 ottobre l’attentato più sanguinoso che ha ucciso almeno 30 militari.