IL CAIRO – Sale nuovamente la tensione in Egitto dopo ore di relativa calma, alla vigilia delle elezioni legislative che dovrebbero aprirsi lunedì: due dimostranti egiziani sono rimasti ucciso nel centro del Cairo. Nella notte sono stati fermati anche tre italiani, trasferiti in un commissariato nel centro della capitale egiziana per accertamenti. Il caso viene seguito dall’ambasciata d’Italia al Cairo.
Uno dei due manifestanti uccisi è un giovane di 21 anni, Ahmed Sayyed: è stato travolto dai veicoli della polizia che tentava di sgomberare un sit-in davanti ai palazzi del governo, riferisce l’agenzia Mena. Lo hanno denunciato anche gli attivisti, spiegando che sei mezzi delle forze della sicurezza egiziana sarebbero coinvolti nell’incidente, avvenuto a meno di 500 metri da piazza Tahrir. Quando i partecipanti al sit-in hanno dato il via a una sassaiola contro la polizia, i mezzi hanno iniziato a muoversi a marcia indietro, travolgendo il ragazzo, spiegano gli attivisti che hanno postato alcune immagini della vittima su internet.
Il giovane attivista faceva parte di un gruppo che si è staccato da un corteo per tentare di bloccare l’ingresso della sede del governo, per protesta contro la nomina del nuovo premier 2, Kamal Ganzouri, decisa dal Consiglio supremo delle forze armate. In precedenza centinaia di manifestanti accampatisi nella notte a piazza Tahrir erano stati dispersi con i gas lacrimogeni 3dalla polizia e quattro di loro erano rimasti feriti.
Gli italiani, si legge sull’agenzia egiziani Mena, sono stati fermati insieme ad una giornalista palestinese con l’accusa di avere appiccato il fuoco ad alcune piante all’ingresso di un grande albergo nel centro del Cairo. Secondo l’agenzia i quattro sono stati fermati dalla security dell’albergo.
L’Unione europea, intanto, chiede che in Egitto torni la calma. “La violenza si deve fermare e va mantenuto lo stato di diritto”, ha affermato in una nota la responsabile della politica estera dell’Ue, Catherine Ashton.
