Egitto, Fratelli musulmani attaccano caserma, militari sparano: 77 morti

IL CAIRO – Non si placa la violenza in Egitto. Decine di sostenitori del presidente egiziano Mohamed Morsi sono stati uccisi lunedì mattina all’alba dal fuoco delle forze dell’ordine contro una manifestazione in corso davanti alla sede della Guardia repubblicana al Cairo, secondo i Fratelli musulmani. Il bilancio degli scontri è di 77 islamisti uccisi. Tra le vittime, otto donne e sette bambini, di cui due bebè, affermano i Fratelli musulmani.

Nello stesso attacco sarebbe morto anche un ufficiale dell’esercito, mentre altri 40 militari sarebbero rimasti feriti. Cordoli della polizia impediscono al momento l’accesso alla zona da parte di giornalisti. In precedenza alcuni manifestanti avevano affermato che le forze dell’ordine stavano lanciando lacrimogeni ma anche usando proiettili veri per disperdere il loro sit-in.

Sul fronte politico prende corpo la candidatura di Ziad Bahaa El-Din a nuovo premier egiziano. L’economista socialdemocratico è stato indicato dalla tv come il probabile nuovo premier ad interim. Secondo quanto ha riferito un portavoce della presidenza, il premio Nobel El Baradei, il cui nome era emerso come possibile premier, potrebbe invece essere nominato vice presidente ad interim.

El-Din, avvocato laureato a Oxford, è stato a capo dell’authority finanziaria egiziana negli anni del regime di Hosni Mubarak durante il periodo di liberalizzazione economica, ma si è dimesso prima che Mubarak venisse deposto. Ma nella notte tra domenica e lunedì è arrivato un nuovo stop dei salafiti che bocciano la proposta di El-Din premier e El Baradei vice-presidente.

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Alessandro Avico