IL CAIRO – Mentre Muhammed Morsi resta ai domiciliari l’ex rais Hosni Mubarak torna libero. L’autorità giudiziaria del Cairo ha disposto la scarcerazione dell’ex presidente egiziano, deposto nel 2011 in seguito alle cosiddette “primavere arabe”. Secondo quanto ha detto all’agenzia Reuters uno dei suoi avvocati, Fareed El-Deeb, Mubarak sarà libero anche dagli arresti domiciliari entro il 21 agosto.
La Procura lo ha prosciolto da tutti i casi di corruzione che lo riguardavano, ad eccezione di un presunto episodio di tangenti ricevute da un editore.
Mubarak è coinvolto in quattro procedimenti: il più grave riguarda l’uccisione di dimostranti nel 2011, per il quale fu condannato all’ergastolo con un verdetto che è stato però annullato con rinvio a un ulteriore processo il cui svolgimento non impone misure restrittive della libertà.
C’erano poi tre imputazioni per presunti guadagni illeciti, distrazione di fondi statali e per il versamento di tangenti attribuito al direttore del quotidiano statale al Arahm, il più diffuso del Paese. Le prime due accuse sono ora cadute, non essendo state formalizzate entro i 18 mesi di carcerazione preventiva dell’ex presidente. Mentre l’ultimo caso, di natura ‘amministrativa’, non sembra poter giustificare da solo il protrarsi della detenzione.
GIUSTIZIATI 25 POLIZIOTTI – Intanto la situazione nel Paese peggiora ogni giorno di più. Lunedì 19 agosto sono stati uccisi 25 poliziotti nel Nord del Sinai. Sono stati fatti scendere dai due blindati che li trasportavano, fatti mettere in riga e poi giustiziati a sangue freddo. L’attacco, in stile jihadista, è avvenuto vicino ad Abu Taqila. I poliziotti provenivano dal varco di Rafah, al confine con Gaza. Gli assalitori hanno inoltre distrutto i bus sparando razzi con rpg.