IL CAIRO – Un grosso incendio sta divampando al ministero dell’Interno al centro del Cairo. Lo riferiscono fonti della sicurezza.
I mezzi dei vigili del fuoco stanno ora intervenendo con idranti e autoscale per arrivare negli ultimi piani di due edifici del ministero dell’Interno che stanno bruciando violentemente, provocando nuvole nere di fumo e fiamme alte alcuni metri che escono dalle finestre.
In giornata agenti e ufficiali di polizia hanno manifestato davanti al ministero per chiedere migliori condizioni economiche. Una loro delegazione è stata anche ricevuta dal ministro dell’Interno, Mansur El Essawy.
In mattinata il traffico nel centro del Cairo era stato quasi totalmente bloccato per una manifestazione di protesta di ufficiali e sottufficiali della polizia, in divisa ed in borghese, insieme con dipendenti civili del corpo sulla importante arteria Kasr el Aini, all’incrocio con la strada sulla quale affacciano gli edifici del consiglio dei ministri, del parlamento e del ministero degli interni.
Innalzando cartelli e scandendo slogan per sollecitare aumenti salariali, i manifestanti si sono radunati in numero crescente all’incrocio strategico delle due strade, a cento metri da Piazza Tahrir, epicentro delle proteste cominciate il 25 gennaio e che hanno portato alla deposizione del presidente Mubarak.
I poliziotti chiedono che le loro paghe siano aumentate almeno fino a 1.200 lire egiziane mensili (circa 150 euro), che i poliziotti non siano processati da tribunali militari per le responsabilità negli scontri con i giovani di piazza Tahrir (che provocarono centinaia di morti e migliaia di feriti), che siano concesse promozioni da tempo bloccate, e che siano date a tutti le stesse possibilita’ concesse agli alti gradi per l’assegnazione di alloggi statali.
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