Messina ha anche assicurato che le ‘merci pericolose’ trasportate a bordo della Jolly, qualora la nave dovesse affondare, e i container già finiti in mare, non possono comunque provocare un disastro ambientale. A bordo ci sono ”vernici, pitture, resina, inchiostro da stampa, pneumatici pressurizzati, alcol, pitture speciali, liquidi infiammabili, sostanze chimiche e chimico-farmaceutiche, liquido corrosivo e lacca” ha spiegato; tutti prodotti che ”ricadono nella categoria internazionale classificata Imco 3” e sono trasportati in 39 container (uno è stato stato scaricato a Malta), ”tutti sottoposti ai controlli della Capitaneria di Porto al momento della partenza”.
Resta il fatto che bisogna fare presto e le condizioni del mare non aiutano certo i soccorsi. L’ambasciata e il consolato italiani di Alessandria, in raccordo con l’Unità di crisi della Farnesina, sono in stretto contatto con le autorità locali per rendere più celere l’intervento.- Ma le Capitanerie egiziane hanno forti difficoltà, tanto che le imbarcazioni non riescono ad uscire dal porto d’Alessandria per raggiungere la portacontainer. E anche un mercantile e una petroliera dirottate dalle autorità nella zona dove si trova la Jolly Amaranto non sono ancora riuscite ad intervenire perché non è possibile avvicinarsi alle murate della nave.
Ne’ sono al momento potuti decollare gli elicotteri per mettere in sicurezza l’equipaggio. Piu’ fortuna potrebbero avere i due rimorchiatori partiti da Creta e dalla stessa Alessandria d’Egitto che nelle prossime ore dovrebbero raggiungere la portacontainer italiana: in ogni caso sarà un’operazione lunga, sperando che le condizioni del mare non peggiorino.
Riuniti sul ponte di comando, tutti e 21, si fanno coraggio l’uno con l’altro mentre dagli uffici della compagnia, in porto a Genova, l’armatore Stefano Messina si tiene in contatto con loro, telefonando al comandante Federico Gatto ogni mezzora, aggiornandoli su tutto quanto si sta organizzando per riuscire a metterli in salvo il più presto possibile.
Non appena il mare lascerà un po’ di tregua il direttore macchine cerchera’ di andare in sala per cercare di capire cosa sia successo. Ma nessuno si fa illusioni, sul fatto che l’avaria possa essere risolta cosi’.
Intanto Messina, attraverso la Smith, la compagnia che nel pomeriggio ha inviato due rimorchiatori in zona, ha preso contatti con un elicottero privato, pronto a partire da Alessandria d’Egitto non appena le condizioni meteo lo permetteranno.
Un miglioramento è previsto tra in mattinata, quindi con tutta la notte davanti in balia delle onde.
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