ROMA – In Egitto i “Fratelli musulmani hanno avuto l’ordine di attaccare le città, hanno cominciato ad assaltare tutti e in particolare le chiese. Ne hanno assaltate 22 in tutto il Paese, specialmente nel Nord, 7 sono quelle cattoliche. Tra queste, un monastero francescano e un ospedale gestito da suore dove, terribile paradosso, i pazienti sono soprattutto musulmani. Non ci sono morti al momento ma molti feriti. La situazione per i cristiani è gravissima”. A lanciare un ulteriore allarme nella già difficilissima situazione dell’Egitto di queste ore è padre Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica nel Paese.
Raggiunto dall’Ansa al Cairo, padre Greiche descrive l’angoscia e la preoccupazione della comunità cristiana formata da circa 13 milioni di copti, 300mila cattolici e 250mila protestanti: “Siamo sotto l’attacco dei Fratelli musulmani”, dice senza mezzi termini, “lo stesso papa copto Tawadros II è rinchiuso in un monastero per paura di essere assassinato”. “I Fratelli musulmani – aggiunge – sono scesi in strada con molotov e armi e tutti noi siamo in pericolo”.
Perchè la Fratellanza attacca i cristiani? “I cristiani – spiega padre Greiche – hanno approvato la rimozione del presidente Mohammed Morsi e sono scesi in piazza con i loro compatrioti per protestare contro l’ondata islamica che lo aveva portato al potere e che ancora imperversa”. “Quello che l’Occidente non capisce – continua infatti – è che i Fratelli musulmani non sono un partito musulmano di ispirazione laica e democratica. Sono terroristi nel vero senso della parola, un partito fascista. Immaginate che cosa succederebbe in Occidente se un partito così vincesse le elezioni e sedesse in Parlamento”. “La situazione per la comunità cristiana è gravissima”, sottolinea padre Greiche. “Nell’ultimo anno, specie con il presidente Morsi, per noi non c’è più stata sicurezza”.