In queste ore si susseguono voci incontrollate, inverosimili. Le autorità afghane accusano i tre italiani di Emergency di aver anche assassinato l’interprete di Daniele Mastrogiacomo, Adjmal Nashkbandi.
Ignorando che è stata proprio l’organizzazione diretta da Gino Strada a battersi per la liberazione dei due ostaggi. In ogni caso, ai tempi del rapimento, nessuno di loro si trovata in Afghanistan.
Garatti era in Sierra Leone, Dall’Aira in Italia. Per Pagani si tratta della prima trasferta con Emergency.
Mastrogiacomo, giornalista de La Repubblica, fu rapito il 5 marzo 2007, a pochi chilometri da Lashkargah, capoluogo della provincia meridionale di Helmand, insieme all’autista Sayed Haga, di 25 anni, e al giornalista Adjmal Nashkbandi, di 23, che gli faceva da interprete. Dopo 14 giorni di prigionia e dopo l’esecuzione dell’autista, a conclusione delle trattative condotte dal governo italiano, Mastrogiacomo fu rilasciato mentre il suo interprete, liberato ma subito ripreso dai talebani, fu trucidato una ventina di giorni dopo. I
l Times ricorda che all’epoca, alcuni operatori dell’ospedale di Emergency vennero accusati dalle autorità di Kabul di aver avuto un ruolo nel rapimento del giornalista italiano. Secondo il quotidiano britannico, «la pressione del governo italiano bloccò ulteriori indagini» sull’ospedale da parte delle autorità afghane.
