ROMA – Una micidiale combinazione di denutrizione e morbillo sta falcidiando i bambini nei campi profughi in Etiopia, che ospitano la gente in fuga dalla carestia e la fame che affliggono il Corno d'Africa, soprattutto la Somalia, con una media di 10 bambini con meno di cinque anni che muoiono ogni giorno: lo denuncia l'Alto commissariato dell' Onu per i rifugiati (Unhcr), che parla di ''livelli di mortalita' allarmanti'' nei campi gestiti, e che ha lanciato quindi una campagna di vaccini.
Adrian Edwards, portavoce dell'Unhcr, citato dalla Bbc, dice che il morbillo e' il principale sospettato per la morte di 11 bambini nel campo di Kobe, che ospita 25.000 persone e che fa parte del complesso di campi profughi di Dollo-Ado, che in totale da' rifugio a 121.000 profughi, con 200-250 nuovi arrivi ogni giorno. ''La combinazione di malattia e malnutrizione e' stata all'origine di tassi di mortalita' simili durante precedenti crisi alimentari'', ha detto il portavoce. I bambini fra i sei mesi e i 15 anni ospiti dei campi, ha detto infine Edwards, vengono ora vaccinati contro il morbillo.
