Eugene De Kock libero dopo 20 anni: era il “killer dell’Apartheid”

Eugene De Kock (foto Ap)

ROMA – Eugene De Kock è considerato una delle figure più oscure del periodo dell’apartheid: ha ucciso, torturato, seviziato, sequestrato decine di persone durante gli anni dell’apartheid in Sudafrica. Oggi, dopo 20 anni di prigione, ha ottenuto la libertà condizionata “nell’interesse della riconciliazione nazionale”.

Arrestato nel 1994, il colonnello ha confessato un centinaio di omicidi e crimini contro l’umanità per i quali è stato condannato a due ergastoli e a 212 anni di prigione. Per 7 anni, dal 1985 al 1993, l’ex militare è stato a capo dell’unità segreta c-1, lo squadrone della morte della polizia che aveva il compito di uccidere i militanti dell’african national congress. De Kock si è scusato per il suo passato, mostrando segni di pentimento, incontrando da dietro le sbarre alcuni dei parenti delle sue vittime e collaborando alle indagini.

Published by
FIlippo Limoncelli