Addio ai Fantastici Quattro: a cinquant’anni di distanza dal suo primo fuoco, la Torcia Umana si è spenta: dei quattro Supereroi della Marvel, d’ora in avanti solo tre proseguiranno le loro avventure, ma la Donna Invsibile, la Cosa e Mr Fantastic dovranno d’ora in poi cavarsela da soli, la Torcia Umana ha finito la sua corsa. La Marvel Comics non aveva fatto mistero il mese scorso che del fantastico quartetto uno dei supereroi sarebbe morto. Succede nel numero 588 della fortunata collana, ed è la Torcia Umana a uscire dal gioco: cinquant’anni dopo essere stato colpito da un’ondata di raggi cosmici che hanno geneticamente instillato al supereroe Johnny Storm la capacita’ dell’autocombustione, il suo fuoco smette di bruciare.
L’ editore della collana, Tom Brevoort, ha chiesto all’autore Jonathan Hickman e al disegnatore Steve Epting, di far morire la Torcia Umana nel prossimo numero che sarà pubblicato negli Stati Uniti, il 588. ”Questo sarà l’ultimo numero dei Fantastici Quattro – ha detto Brevoort -. Oltre a cio’ non possiamo dire altro, ma di certo non ci sara’ un numero 589”. Sul ‘quando’ e ‘come’ far morire la Torcia Umana sono stati coinvolti anche i lettori. ”E’ sempre stato cosi’ – ha spiegato Hickman – i nostri lettori sono sempre stati coinvolti nella vita dei supereroi. Combattono con loro, condividono le loro vittorie e le loro sconfitte”.
Ma per ora non è dato sapere quale sarà la morte della Torcia. I suoi creatori si limitano a rivelare che avverrà nel prossimo numero in via di pubblicazione. Creati da Stan Lee e Jack Kirby nel 1961, i quattro Supereroi sono gia’ morti in passato. E’ successo a Sue Storm, la Donna Invisibile, ma era solo un trucco. E’ successo a suo marito, Mr. Fantastic, che venne creduto morto per poi ricomparire piu’ vivo che mai in un’altra dimensione. Nel caso della Torcia Umana, tra i lettori si dà per scontato che la sua scomparsa sia definitiva. ”Ma si tratta pur sempre di fumetti – ha detto il capo dei creativi delkla Marvcel, Joe Quesada -. Un mondo fantastico dove, per fortuna, tutto è possibile”.
