NEW YORK – Il mercato dell’auto americano riparte e si avvia a chiudere il 2012 a quota 14,5 milioni di auto, in aumento del 13% rispetto al 2011 e ai massimi dal 2007, ovvero prima della crisi finanziaria. E le tre case statunitensi avanzano decise, con Chrysler protagonista anche grazie alla Fiat 500: la più piccola delle sorelle di Detroit archivia il 2012 come l’anno migliore dal 2007, con vendite in aumento del 21%. E Fiat annuncia l’intenzione di crescere ancora nel marchio esercitando la sua opzione di acquisto per un altro 3,3% del capitale di Chrysler detenuto dal fondo pensioni Veba, salendo così al 65,17% del capitale di Chrysler per un importo di 198 milioni di dollari, cifra calcolata da Fiat sulla base dei parametri definiti dall’accordo del 2009.
Per la prima tranche, che è oggetto di un contenzioso, Veba aveva chiesto 342,9 milioni di dollari a fronte i 139,7 indicati da Fiat. Su questo si dovrà pronunciare nei prossimi mesi la Chanchery Court del Delaware. Successo Fiat-Chrysler anche in Brasile: il Lingotto si conferma leader del mercato brasiliano per l’undicesimo anno consecutivo, e sfonda un nuovo record: per vendite e produzione il 2012 è stato l’anno migliore dei 36 anni di ‘storia’ Fiat nel Paese. Sul mercato americano Chrysler chiude dicembre con un aumento delle vendite del 10%, a fronte del +4,9% di General Motors e del +1,9% di Ford.
Anche Toyota resta indietro, con vendite in aumento del 9%. Su base annua il distacco di Chrysler rispetto alle sorelle americane è ancora più evidente: i risultati di Gm e Ford infatti deludono, con i due colossi che registrano rispettivamente incrementi delle vendite del 3,7% e del 5%. Fra i singoli marchi della più piccola delle sorelle di Detroit brilla Fiat: la 500 registra un aumento delle vendite del 59% in dicembre e del 121% nel 2012. Nel 2012, le vendite complessive di Fiat 500 negli Stati Uniti, Canada e Messico hanno superato le 50.000 unità. ”Chrysler Group ha chiuso il 2012 su livelli molto positivi segnando il miglior dicembre dal 2007, con un incremento del 10% rispetto a dicembre 2011. Anche nel 2012 siamo stati uno dei costruttori con il tasso di crescita più elevato negli Stati Uniti, con le nostre vendite annue in aumento del 21%”, afferma Reid Bigland, responsabile commerciale per gli Stati Uniti e amministratore delegato del marchio Dodge. La corsa del mercato statunitense, che si contrappone alla battuta d’arresto di quello italiano sceso ai livelli del 1979, dovrebbe proseguire anche nel 2013.
Secondo le previsioni della società di consulenza Polk, quest’anno dovrebbe chiudersi a quota 15,3 milioni di auto, grazie all’introduzione di 43 nuovi modelli, il 50% in più rispetto al 2012. Il miglioramento delle condizioni di credito dovrebbe spingere gli acquisti di auto, con i consumatori americani propensi a rinnovare il proprio parco auto che ormai ha un’eta media elevata, 11 anni.
