
NEW YORK – Un altro giro di incriminazioni è in arrivo per la Fifa. I reati non riguardano solo le tasse, ma un presunto caso di corruzione internazionale. Ad annunciarlo è Richard Weber, capo dell’agenzia del fisco degli Stati Uniti Irs, proprio il giorno seguente la quinta e consecutiva rielezione di Joseph Blatter alla guida della federazione internazionale di calcio.
Una vittoria che ha dato l’occasione a Blatter di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, dato che in una intervista alla televisione svizzera ha dichiarato di essere sconvolto dalla “campagna di odio” condotta dalla Uefa contro di lui e dalla magistratura americana che si sta accanendo contro la Fifa.
Se al presidente della Uefa, Michel Platini, che aveva chiesto le sue dimissioni dopo la bufera giudiziaria lancia la frecciatina “perdono tutti ma non dimentico”, l’annuncio dell’Irs di nuove indagini e incriminazioni non gli farà certo piacere.
Weber ha dichiarato al New York Times che è quasi certo che un altro giro di incriminazioni sia in arrivo nell’ambito delle indagini sulla corruzione nella Fifa:
“Sono ragionevolmente sicuro che ci sarà un altro giro di incriminazioni. Una cosa ha portato ad un’altra, che poi ha portato ad un’altra ancora e ad un’altra”.
Weber ha anche affermato di non credere che ci sia mai stata una decisione di indagare il calcio:
“Noi volevamo perseguire la corruzione. Il caso è iniziato come una questione di tasse contro l’alto dirigente del calcio Usa Chuck Blzer, ma ora il nostro coinvolgimento non riguarda più solo l’aspetto delle tasse. Quando veniamo coinvolti in un caso di corruzione internazionale come questo, noi utilizziamo il nostro expertise finanziario per seguire i soldi”.