Secondo il locale ufficio meteorologico il ciclone che ha colpito l’arcipelago è stato uno dei più violenti degli ultimi anni, con venti fino a 175 km orari, che hanno causato onde alte più di 7 metri. Duramente colpita l’isola settentrionale di Vanua Levu, seconda per grandezza, dove si registrano gravi danni a edifici pubblici, scuole, ospedali, ed a numerose abitazioni. Chiusi aeroporti, abbattute linee elettriche, e interrotti i servizi di acqua e fognature. Una donna figiana è annegata, travolta da un’onda.
Oggi le scuole e gli uffici amministrativi sono rimasti chiusi ed è stato dichiarato il coprifuoco in tutto il Paese. Sono state dispiegate le truppe per dare assistenza e assicurare forniture di cibo, acqua e generi di prima necessità.
Attualmente il ciclone procede verso sud e la sua potenza va diminuendo, ma l’entità della distruzione non è chiara perché sono tagliate le comunicazioni con le isole minori e con le aree settentrionali di Vanua Levu, le più colpite.