ROMA – Wikileaks vine finanziato soprattutto sa Stati Uniti, Germania e Gran Bretagnia. Questo quanto emerge da uno studio della Wau Holland Foundation che ha scandagliato nei conti del sito di Assange.
Nel 2010 Wikileaks ha potuto contare su un finanziamento di più di 1 milione e 300 mila euro. Ma chi finanzia di più il sito che ha fatto piombare nel panico le diplomazie di mezzo mondo?
Quasi la metà dei soldi (635 mila 772,73) sono arrivati attraverso il sistema di pagamenti online PayPal attraverso 25 mila donazioni diverse, con una media di 24,70 euro a transazione. Il resto ha raggiunto le casse del progetto grazie a bonifici bancari. Quanto all’andamento dei finanziamenti, il picco si è avuto ad aprile, in corrispondenza del primo grande scoop di WikiLeaks: un video che mostrava un elicottero americano uccidere dei civili a Baghdad. Un incremento delle donazioni si è poi registrato nei mesi di novembre e dicembre quando la pubblicazione dei segreti diplomatici americani e le vicissitudini personali e giudiziarie di Julian Assange hanno portato il sito sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo.
Per quanto riguarda la provenienza del sostegno finanziario, a fare la parte del leone sono gli Stati Uniti che, nonostante l’imbarazzo causato dal sito al Dipartimento di Stato, risultano responsabili di oltre 219 mila euro di donazioni, il 34 % dei soldi inviati tramite PayPal. Al secondo e terzo posto Germania (14,4 %) e Gran Bretagna (12,3 %). Undicesima l’Italia da cui sono arrivati aiuti economici per meno di 11 mila euro. Meglio hanno fatto anche Svezia e Svizzera.