PECHINO – E’ dovuta intervenire la polizia ed ha dovuto farlo sul web utilizzando Weibo, un sito che in tutto e per tutto corrisponde in Cina a Twitter. E’ dovuta intervenire non per un problema di criminalità o pericolo, ma per una leggenda che diventa psicosi e sta iniziando a diventare problema di ordine pubblico: la fine del mondo.
Succede che la presunta previsione del calendario Maya, quella secondo cui il mondo finirà tra meno di due settimane, ovvero il 21 dicembre del 2012 fa evidentemente proseliti anche in Cina. E che quindi i cinesi ne parlino e che non manchi chi, dalla prospettiva, è terrorizzato. A quel punto la polizia cinese twitta: “La fine del mondo è una bufala, non fatevi ingannare, soprattutto non fatevi truffare”.
La preoccupazione della polizia, insomma, è che la gente si faccia prendere dal panico e quindi abbindolare. Le premesse ci sono tutte visto che l’8 dicembre, ad apocalisse ancora lontana, sono già una trentina le richieste di aiuto arrivate alla polizia. La Stampa, che dà la notizia, racconta del villaggio che ha acquistato migliaia di candele perché la profezia maya prevederebbe tre giorni di buio. Può far sorridere mentre invece, dal 22 dicembre sorriderà meno l’anziana che in un altro villaggio ha ipotecato la casa ottenendo più o meno 130mila euro da donare ai bambini poveri. Il 22 dicembre, forse, si pentirà.