PARIGI – ''Siamo preparati ad una violazione del diritto internazionale da parte dell'esercito israeliano. Ma abbiamo il diritto di navigare in acque internazionali, siamo nel quadro della legalita' e dei nostri diritti. Adesso andiamo verso Gaza, questo ormai e' chiaro, siamo determinati'': lo dice l'europarlamentare verde Nicole Kiil-Nielsen, contattata dal sito internet del settimanale francese Le Nouvel Observateur a bordo del 'Dignite'-Al Karama', l'imbarcazione francese che e' riuscita a lasciare le acque territoriali della Grecia e che si sta dirigendo verso la Striscia di Gaza, nel quadro della seconda 'Freedom Flotilla'.
La Kiil-Nielsen racconta che la loro imbarcazione ha lasciato la Grecia nella notte, senza fare rumore, ma soprattutto senza che nessunO vi prestasse attenzione. ''Per caso, non eravamo, contrariamente alle altre imbracazioni (della flottiglia,ndr.), nel grande porto del Pireo a Atene.
''Contrariamente a cio' che pensavamo – ha proseguito – non siamo stati individuati e abbiamo dunque tentato la fortuna. Siamo andati d'isola in isola fino a renderci conto che eravamo in acque internazionali e che era fatta. La nostra barca e' piu' piccola, siamo dunque riusciti a partire senza fare rumore, senza crederci troppo, in una situazione e' un po' irreale''.
L'europarlamentare ha anche riferito che l'equipaggio conta di essere a Gaza ''tra 72 ore''. La Kiil-Nielsen lancia quindi un appello alle autorita' dell'Ue e della Grecia affinche' consentano alle altre imbarcazioni di raggiungere Gaza per consegnare gli aiuti umanitari.
''E assurdo che tutte queste barche cariche di beni, di cibo, di medicine, di vestiti, che aspettano ad Atene, non possano andare a Gaza. Ci sono migliaia di francesi che hanno pagato per raccogliere questi aiuti…''.
A Parigi, una delegazione di manifestanti legati alla flottiglia dovrebbe recarsi al ministero degli Esteri francese nel pomeriggio. La diplomazia di Parigi ha gia' criticato la flottiglia dicendo che si tratta di una ''cattiva idea''.