ROMA – Se vuoi lavorare alla Foxconn, il colosso cinese che assembla i prodotti tecnologici più all’avanguardia, come l’iPad, devi firmare un contratto. Fin qui, niente di nuovo. Il fatto è che questo contratto, tra le varie clausole, ne contiene una che potrebbe essere definita un patto di “non-suicidio” al quale l’operaio si impegna nei confronti dell’azienda. Già questo dato dà l’idea di quali ritmi di lavoro ci siano nell’azienda: non stupisce quindi che la ong Sacom, Students & Scholars Against Corporate Misbehaviour, abbia denunciato condizioni di lavoro critiche dopo aver visitato alcuni stabilimenti tra marzo e aprile.
Foxconn è sotto osservazione dopo che nel 2010 si sono registrati ben 13 suicidi tra i dipendenti. E dopo allora le cose non sono migliorate: Sacom descrive nella fabbrica-dormitorio un ritmo di lavoro che va avanti giorno e notte per assemblare le tavolette della Apple per soddisfare le richieste di tutto il mondo. Dopodiché la Apple di Steve Jobs garantì che nelle fabbriche gli operai avevano diritto a un pasto, ad aree comuni dove socializzare e a un letto per riposare. Alla Foxconn entrarono così un po’ di giornalisti stranieri e la cosa venne messa a tacere.
Dopo mesi la Sacom è entrata nello stabilimento, dove si assemblano pezzi anche per HP, Sony, Motorola, Nokia o Dell. Tra le cose rilevate il fatto che si nascondano ai neo-assunti particolari sul salario, sui benefit e sul luogo di lavoro. Gli straordinari non vengono pagati e molti dipendenti continuano a lavorare anche 80-100 ore in più ogni mese.
Mancano protezioni adeguate contro l’esposizione a polveri tossiche e nonostante le richieste di Apple non è possibile sporgere rimostranze ai superiori. Infine, il patto di non suicidio, prassi già nel 2010 ancora è usato per i neo assunti: in sostanza devono promettere di non farsi del male deliberatamente, di non chiedere compensi aggiuntivi in caso di incidenti sul lavoro. Nel patto viene anche chiarito che i familiari non avranno maggiori introiti nel caso un dipendente si tolga la vita.