Furto in Venezuela, ucciso un imprenditore italiano

Un imprenditore abruzzese è stato ucciso a colpi di pistola in Venezuela, dove da anni ha sede l’azienda di famiglia, durante un tentativo di furto.

Per l’omicidio sarebbe già stata arrestata la guardia del corpo dell’uomo. La vittima è Tommaso Di Zio, 44 anni, nato ad Ortona (Chieti), uno dei figli dell’imprenditore Gabriele Di Zio, nel 2002 sequestrato nella regione di Merida, a 700 chilometri da Caracas, e rilasciato una quarantina di giorni dopo.

Il delitto è avvenuto durante un tentativo di rapina in uno degli stabili dell’azienda della quale Tommaso Di Zio era amministratore. Intorno alle due di notte (in Italia erano le 8) di domenica l’azienda gestita dall’imprenditore sarebbe stata assaltata da un gruppo di ribelli.

Di Zio sarebbe uscito dalla propria casa per raggiungere un vicino deposito di materiale edile e qui sarebbe stato raggiunto da diversi colpi di pistola sparati contro di lui dalla guardia del corpo, complice degli assalitori. Il delitto è avvenuto nella tenuta di Elvichia, vicino a Santiago de los Caballeros de Merida, capitale dello Stato omonimo, dove l’imprenditore, che era celibe, viveva con i genitori, due fratelli e una sorella.

La famiglia Di Zio ha numerose attività in Venezuela, dove Tommaso viveva dall’età di quattro anni. Il delitto ha scosso molto la città di Ortona – dove la famiglia Di Zio tornava spesso e dove vi sono molti parenti – e domani pomeriggio sarà celebrata una messa di suffragio.

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