CAGHAZ – Un ordigno rudimentale che esplode al passaggio di un convoglio militare, un altro soldato italiano ucciso in Afghanistan (ed un ferito): il caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo, 29 anni, campano, è la 39/a vittima dall’inizio della missione, nel 2004.
Una missione che ”deve finire”, dicono Lega e Idv, mentre il Governo conferma la tempistica di un ”graduale ritiro a partire dalla fine dell’anno, da completare entro la fine del 2014”, quando degli attuali 4.200 militari – il numero più alto mai raggiunto – dovrebbe restare solo un piccolo contingente, con esclusivi compiti di addestramento delle forze di sicurezza locali.
I fatti si sono verificati in mattinata, nei pressi del villaggio di Caghaz a 16 chilometri da Bakwa, nella parte orientale della caldissima provincia di Farah, una delle più pericolose del settore ovest dell’Afghanistan tutto a comando italiano.
Il convoglio preso di mira dagli ‘insorti’ era composto da mezzi militari italiani e dell’esercito afgano: una pattuglia mista che stava rientrando alla base da un’attività di ricognizione. L’Ied – uno di quei micidiali ordigni rudimentali che tante vittime hanno mietuto in questi anni, soprattutto tra i civili – era posizionato lungo la strada ed è stato probabilmente azionato a distanza al passaggio non di un mezzo blindato, ma di un autocarro pesante (APS) che faceva parte dell’aliquota logistica.
Nell’esplosione è morto il caporal maggiore scelto Tuccillo, originario di Palma Campania, nel napoletano, residente con la giovane moglie olandese Evelyn Adriana a Revine Lago, in provincia di Treviso, ed appartenente al Battaglione logistico ‘Ariete’ di Maniago (Pordenone).
La salma dovrebbe arrivare all’aeroporto di Ciampino nella tarda mattinata di lunedì: dopo l’autopsia, la camera ardente sarà allestita nell’ospedale militare del Celio.
I funerali solenni dovrebbero tenersi martedì alle 11 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, a Roma, mentre nel pomeriggio la cerimonia funebre a Nola, nella parrocchia di Maria Santissima del Rosario, dove Tuccillo si era sposato un anno fa.
Un altro militare, il caporal maggiore capo Aniello Cerqua, parà del 186/o Reggimento Folgore di Siena, è invece rimasto ferito ad una gamba. Le sue condizioni non sono gravi, assicurano alla Difesa. Il paracadutista, subito soccorso, è stato trasportato in elicottero all’ospedale da campo americano di Farah. E’ stato lui stesso a contattare i suoi familiari, rassicurandoli.
Il nuovo attacco giunge a un mese dall’attentato kamikaze contro la sede del Prt italiano di Herat, in cui 5 militari italiani rimasero feriti e 5 afgani furono uccisi. Episodi ”profondamente diversi tra loro”, osservano fonti di intelligence, perché quella fu una vera e propria ”azione militare”, pianificata a tavolino e condotta da più persone, mentre questa sarebbe stata ”l’azione isolata, per quanto frequente, di un singolo”.
In ogni caso, due fatti che rivelano entrambi quanto ancora sia pericolosa la situazione anche nell’ovest dell’Afghanistan, una delle aree che dovrebbe essere affidate per prime alla responsabilità delle autorità afgane.
Del resto è lo stesso ministro della Difesa La Russa ad affermare che ”in questa fase i pericoli non diminuiscono anzi, possono aumentare”, sottolineando però che ”la strategia e la partecipazione italiana non cambiano”. L’obiettivo è quello della ”riconsegna del Paese agli afgani”, che deve essere ”velocizzata”, rileva il Pd, mentre l’Idv e la Lega chiedono lo stop della missione. ”Basta lacrime, è venuto il momento di cambiare strada”, ha detto Calderoli. ”Inaccettabile demagogia”, ha replicato il sottosegretario alla Difesa Crosetto.