Germania: scoppia la rabbia contro i preti pedofili durante la Messa

La Germania, tesa per le numerose accuse di pedofilia ai preti della curia, perde facilmente la pazienza e la rabbia esplode anche nei luoghi più inaspettati, come durante la Messa.

È successo a Bad Toelz, un paesino a 50 chilometri a sud di Monaco, dove la comunità non sapeva che uno dei suoi sacerdoti aveva abusato dei bambini e che, nonostante ciò, era ritornato di nuovo al lavoro tra i ragazzi. Si tratta di abusi sessuali che risalgono agli anni Settanta e Ottanta. Gli abusi erano noti nell’ambiente ecclesiastico, tanto che il prete, nel 1986, era stato condannato per un caso di molestie e per lui era era stata disposta una terapia. Ciononostante ci sono state omissioni.

L’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga ha riconosciuto che il sacerdote era stato cappellano a Grafing e poi a Garching nel periodo in cui si sono verificati abusi. Il sacerdote aveva avuto l’incarico in quella parrocchia quando Joseph Ratzinger era Arcivescovo di Monaco e Frisinga.

Nell’ottobre 2008, il sacerdote era stato inviato a Tölz, con la clausola che lì non avrebbe potuto lavorare né con bambini, né con giovani, né fare attività di proselitismo. In 21 anni a Garching, aveva lavorato a lungo con i giovani ed era tra loro anche molto popolare. A Tölz ha officiato la messa per i giovani almeno due volte. Il Presidente dell’associazione dei sacerdoti, Padre Rupert Frania, ha detto che il sacerdote, in una conversazione privata di quei giorni, gli avrebbe assicurato che a Tölz “nulla, assolutamente nulla era accaduto”.

Ci fu persino una dichiarazione giurata del sacerdote sulla questione. Molti nella parrocchia hanno reagito con rabbia alla notizia. Frania ha detto che fino allo scorso fine settimana non sapeva niente della storia precedente del prete trasferito a Tölz nell’ottobre 2008. “Mi sarebbe piaciuto saperlo prima. La notizia è stata uno shock terribile: essa ha lasciato una miserabile sensazione”. Kaplan Quirin Strobl ha detto al SZ di essere “sconvolto”. Il pastore ha detto di aver percepito il prete al centro dello scandalo come ” un collega disponibile”. Tutta la parrocchia è ora scossa dalla vicenda.

Quando Frania, nella messa delle 11:30 di Domenica 14 marzo, ha menzionato timidamente il caso, ha fatto un paragone con “ il figliol prodigo” i fedeli hanno protestato perché lo hanno ritenuto un tentativo di sminuire la gravità della questione. Una giovane coppia , per la quale proprio il prete accusato avrebbe dovuto officiare il matrimonio, è sbottata per l’indignazione. “Non posso ascoltare cose del genere», ha esclamato l’uomo. ” Voi non potere più guardare dall’altra parte”. Qualcuno ha applaudito, qualcuno ha urlato: “Chiudi quella bocca. Si deve perdonare”.

Ne è seguita una discussione di qualche minuto. Molti si sono lamentati. L’arcidiocesi si rammarica di come il caso sia arrivato in maniera così cruenta all’opinione pubblica. Ora è la solidarietà con la parrocchia che viene chiesta. Molti si rifiutano di allontanarsi da quel sacerdote evidentemente molto popolare. Strobl ha detto: “Non possiamo sempre e solo condannare un uomo.” Sabine Behrendt, direttrice del gruppo di giovani della parrocchia, ha riferito al SZ che del sacerdote si è detto “sempre bene” non solo tra i giovani, ma tra tutti. “Le azioni di cui è stato accusato sono accadute molto tempo fa. Si deve perdonare”.

Published by
admin