Un militante pacifista originario di Jaffa, presso Tel Aviv, è stato ferito oggi gravemente da un candelotto lacrimogeno sparato da militari israeliani nel corso di tafferugli con manifestanti che partecipavano oggi alle tradizionali proteste del venerdì contro la barriera che separa la Cisgiordania da Israele. Lo riferiscono fonti giornalistiche presenti sul posto.
L’episodio è avvenuto a Bilin, villaggio tagliato in due da un tratto di muro, dove come di consueto si erano radunate alcune centinaia di persone fra dimostranti palestinesi, pacifisti israeliani e attivisti occidentali. Gli scontri si sono concentrati fra un drappello di manifestanti armati con sassi e reparti israeliani schierati a ridosso della barriera.
I militari hanno sparato proiettili di gomma e candelotti, che sono caduti anche nelle retrovie della protesta, estranee ai disordini: ed è proprio qui che è rimasto ferito l’attivista di Jaffa, colpito in pieno volto e trasferito d’urgenza dapprima a Ramallah, poi all’ospedale Haadassa di Gerusalemme. Stando a fonti palestinesi, altri tre dimostranti sono stati feriti in modo più lieve: un palestinese di 70 anni, e altri due pacifisti, uno arabo israeliano e uno straniero.