Gheddafi sotto assedio a Tripoli, i rivoltosi prendono Misurata. Si muove la Nato

Muammar Gheddafi

LIBIA – Muammar Gheddafi è nascosto nel suo bunker di Tripoli, mentre i rivoltosi lo assediano. Si “autogovernano” in Cirenaica mentre combattono con i mercenari della “Guida della rivoluzione”. Ora conquistano anche la città costiera Misurata, a meno di 200 km da Tripoli.

L’annuncio era già arrivato mercoledì 23 febbraio, ma era partita la controffensiva degli uomini del colonnello che hanno spinto i ribelli che alla fine ce l’hanno fatta.

Mentre l’Onu ha convocato una riunione straordinaria, il Consiglio dei diritti dell’uomo pensa a una risoluzione per la sospensione del paese dall’organizzazione e per l’apertura di un’indagine indipendente.

Il documento che dovrebbe essere adottato a Ginevra secondo la France presse denuncia “grandi e sistematiche violazioni dei diritti dell’uomo”, tra cui attacchi armati contro civili.

Mentre Francia e Gran Bretagna preparano all’Onu una risoluzione per un embargo militare contro il regime libico si muove anche l’Alleanza atlantica. «Ho convocato una riunione di emergenza per oggi pomeriggio per consultazioni sulla situazione in Libia. Per cui ritornerò a Bruxelles tra poche ore», ha detto Rasmussen. «Prima della riunione incontrerò i ministri della Difesa Ue e discuterò con loro su come possiamo aiutare in modo pragmatico coloro che ne hanno bisogno e limitare le conseguenze di questi eventi», ha aggiunto.

Il segretario generale della Nato ha precisato che le priorità devono essere l’evacuazione ed eventualmente l’assistenza umanitaria. «È un po’ prematuro entrare nei dettagli, ma la Nato ha i mezzi che possono essere utilizzati in situazioni del genere e l’Alleanza Atlantica può agire come coordinatore se e quando uno stato membro individuale vuole agire», ha detto ancora Rasmussen.

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