Giappone: catturato dopo 2 giorni di fuga un evaso in mutande

TOKYO – La prima evasione dalle carceri giapponesi negli ultimi 20 anni, singolare e rocambolesca, è durata soltanto due giorni: Li Guolin, cinese di 40 anni, fuggito mercoledì 11 gennaio con indosso solo biancheria intima, è stato catturato questo pomeriggio vicino a una scuola elementare distante soli 2 km dalla prigione di Hiroshima, la stessa dalla quale era scappato.

Una caccia all'uomo della polizia senza precedenti, con oltre 500 agenti in azione, che ha spinto poi la tv pubblica Nhk a un' edizione straordinaria del tg per ''annunciare il lieto fine''.

Al momento della cattura, Li si è qualificato come cittadino giapponese prima di arrendersi, sfinito: ''sono cosi' stanco che non voglio dire nulla. Tornero' il carcere, non ho mangiato nulla'', ha detto l'uomo, prima di consegnare volontariamente un coltello da frutta e una moneta da 10 yen.

Li, fuggito di prigione scavalcando la recinzione di 5 metri in riparazione, si e' – secondo la polizia – intrufolato in una residenza privata nel quartiere di Nishi, a Hiroshima, a 1 km dalla prigione. Un'azione necessaria visto che indossava solo l' abbigliamento intimo, allo scopo di recuperare una giacca nera, camicie, un cappello, uno zaino e oggetti di uso quotidiano come dentifricio e spazzolino.

L'uomo, condannato dal tribunale distrettuale di Okayama a 23 anni di carcere, dopo aver sparato a un poliziotto durante un furto in una casa nel 2005, aveva gia' scontato tre anni e mezzo di pena prima della fuga.

In una dichiarazione rilasciata dopo la cattura, Hiroshi Shimada, direttore della prigione, si e' ''scusato profondamente per aver causato grandi problemi e preoccupazione''. Anche il capo di gabinetto Osamu Fujimura si e' scusato con i residenti che vivono accanto alla prigione, osservando che sara' fatto tutto il possibile per evitare il ripetersi di casi del genere.

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Alessandro Avico