ROMA – Le radiazioni di Fukushima avrebbero già mostrato i propri effetti nocivi sulla salute dei bambini giapponesi esposti alle radiazioni del materiale radioattivo disperso: lo scrive il Fatto Quotidiano.it citando il Yokyo Shimbun, quotidiano dell’area di Tokyo e Kanto.
Secondo quanto scrive il sito del Fatto, “il Tokyo Shimbun riporta che molti bambini di Koriyama, una città di circa 350.000 abitanti situata a 50 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi, soffrono di inspiegabile perdita di sangue dal naso, debolezza e diarrea. E a tutt’oggi i medici non sono in grado di spiegarne la causa”.
Secondo i due quotidiano, il 12 giugno l’organizzazione no-profit “Il ponte per Chernobyl” ha aperto una clinica a Koriyama. Diversi genitori hanno portato lì i propri figli con diarrea, perdita di sangue dal naso e debolezza generale. I medici non sono stati in grado di dire se questi sintomi fossero legati all’esposizione alle radiazioni.
Una delle madri ha detto che “circa il 10% degli studenti delle elementari aveva lasciato la scuola di Koriyama. Nella città dipende alle singole scuole decidere se lasciar bere ai bambini il latte fornito dalla struttura e prodotto localmente. Il latte tende infatti a concentrare il materiale radioattivo. La madre ha detto che nella sua scuola decidono i genitori ma che lei aveva permesso alla figlia di berlo perché la piccola non voleva sentirsi esclusa dagli altri bambini. Se è vero che in genere i bambini tendono a imitare quello che fanno i loro compagni, questo è tanto più vero in Giappone, dove la conformità rispetto al gruppo è un tratto culturale particolarmente forte”.