Il ministero della Scienza e Tecnologia ha precisato che provvederà a esaminare l’acqua nel raggio di 10 e 30 km dalla centrale nucleare di Fukushima. Secondo la Tepco, lo iodio-131 è stato rilevato nei campioni di acqua pari a 126,7 volte il limite di concentrazione legale, mentre i livelli di cesio-134 si sono attestati a 24,8 volte e quelli di cesio-137, inoltre, a quota 16,5. Tracce di cobalto 58, infine, sono state rilevate anche in un campione di acqua prelevato nei pressi dell’impianto.
Anche nelle scorse ore il colosso giapponese aveva ammesso gli scarsi controlli alla centrale e le tracce di radioattività ma aveva aggiunto che il livello di radioattività non costituirebbe un pericolo. ”Se ne dovrebbe bere per un anno intero, per accumulare fino a 1 millisievert’.
L’aumento della radioattività in tutta l’area è dovuto alla pioggia dei due giorni scorsi, ha spiegato un funzionario. I nuovi, alti livelli di iodio e di cesio radioattivi sono stati rilevati in 47 prefetture tra cui quella di Tokyo, 240 km a sud della centrale.
Vapore bianco è visibile in uscita dai reattori n.2 e 3 della centrale nucleare di Fukushima, secondo le immagini trasmesse dalle tv nipponiche.