Il bilancio dei due attentati dinamitardi avvenuti oggi nella provincia nord-occidentale pakistana della North West Frontier si è ulteriormente aggravato: secondo quanto reso noto dalle autorità locali, infatti, sono dieci le persone rimaste vittime della strage nella capitale provinciale Peshawar, mentre i feriti ammontano ad almeno 71, cinque dei quali in condizioni critiche.
Sei i morti nel precedente attacco a Mandan, cittadina del distretto di Bannu, sul confine con la turbolenta area tribale del Waziristan del Nord; oltre cinquanta coloro che hanno riportato lesioni. In entrambi i casi si è trattato di attentati suicidi: stando a quanto riferito dal governatore di Peshawar, Sahibzada Anis, il kamikaze ha dapprima lanciato una bomba a mano tra la folla, nei pressi di un ospedale militare, quindi ha fatto detonare la carica di un centinaio di chilogrammi di esplosivo che aveva occultato a bordo della propria auto.
L’altro attentatore si era invece lanciato con un camion-bomba contro un commissariato. Ingenti anche i danni materiali, con diversi edifici rasi al suolo.