SHANGHAI, 17 NOV – Un internauta cinese della provincia orientale dell'Anhui e' stato arrestato per oltre 100 giorni perche' sospettato di essere coinvolto nelle manifestazioni 'dei gelsomini', che hanno interessato lo scorso febbraio la Cina, ispirate dai movimenti di rivolta nel medio oriente. Lo riferisce il sito di Radio Free Asia (Rfa).
Wu Lebao, questo il nome del cinese arrestato, sarebbe stato rilasciato solo questa settimana dopo essere stato anche ripetutamente torturato e dopo aver siglato un accordo in base al quale si e' impegnato a non incontrare altri attivisti. Secondo quanto ha fatto sapere Li Wenge, un attivista per i diritti politici, Wu Lebao durante la detenzione ha perso diversi chili e soffre ora di problemi muscolari oltre che psicologici.
''Mentre era agli arresti – ha raccontato Li – Wu poteva sedersi in un'unica posizione, non poteva muoversi e quindi ha avuto anche problemi di circolazione''. Secondo un altro attivista, Qin Yongmin, arrestato egli stesso mercoledi' scorso, un grande numero di persone negli ultimi mesi sono stati arrestati dalla polizia o addirittura fatti misteriosamente scomparire nella campagna di repressione disposta dalle autorita' durante le proteste di piazza. ''Una delle pratiche piu' comuni – ha detto Qin – e' quello di portare la gente in localita' sconosciute per poi torturarli. A volte li costringono a sedere senza potersi muovere. Se si muovono li picchiano. Usano anche altri metodi per terrorizzare le persone''. Alcune persone sono state arrestate – secondo Qin – anche solo per aver pubblicato commenti su internet, per sovversione e incitamento alla sovversione. Wu Lebao fu arrestato lo scorso 13 luglio e rilasciato lo scorso 28 ottobre.
