TEL AVIV – In aperta polemica col proprio governo, il quotidiano israeliano Haaretz consiglia nel suo editoriale di autorizzare il transito di una Flottiglia di attivisti filopalestinesi intenzionati a consegnare questa settimana aiuti umanitari agli abitanti di Gaza.
Ieri il premier Benyamin Netanyahu ha confermato che alla Flottiglia sarà impedito di forzare il blocco navale imposto alla Striscia di Gaza nell'intento di impedire traffico di armi verso Hamas.
Da parte sua l'Ufficio stampa governativo israeliano ha ieri avvertito che i giornalisti che si trovassero a bordo della Flottiglia rischiano di essere banditi da Israele per 10 anni. La minaccia ha subito innescato energiche proteste da parte della Associazione della stampa estera in Israele (Fpa). Haaretz si inserisce oggi nella polemica affermando che Israele ha una parte di ragione quando sostiene che gli aiuti umanitari possono essere inoltrati a Gaza via terra e che dunque l'impatto della Flottiglia e' essenzialmente simbolico. Stando cosi' le cose, aggiunge, Israele sbaglia a vedervi un 'casus belli' e meglio farebbe – conclude il giornale – a lasciare che la Flottiglia passi indisturbata.
Da parte sua Netanyahu è impegnato da ieri in consultazioni con i ministri a lui piu' vicini per perfezionare le istruzioni che dovranno essere inoltrate alla marina militare quando – presumibilmente nella seconda meta' di questa settimana – la Flottiglia puntera' verso Gaza. Secondo la stampa, dovrebbe essere composta da sei-dieci imbarcazioni, con un totale di 350-500 passeggeri. Le maggiori preoccupazioni, precisa la stampa, sono legate ad una imbarcazione acquistata da una associazione giordana, su cui dovrebbero viaggiare attivisti giordani, palestinesi e yemeniti.