Per lui cinque minuti sono stati fatali. Marco Dormino, un fotografo Onu di Viterbo che lavora ad Haiti,ย รจ andato via dal quartier generale dell’Onu poco prima che ci fosse la prima scossa di terremoto che ha colpito l’isola.
ยซA quell’ora – racconta la madre, Chiara Argenti, che in questi giorni รจ in Italia – si trovava nel quartier generale della missione delle Nazioni Unite Minustah, che poi รจ quasi tutto crollato, nel centro di Port-au-Prince. Ci ha raccontato che se ne era andato cinque minuti prima, per fare un servizioยป. Quei cinque minuti gli hanno evitato di fare la fine di tanti suoi colleghi, che ora lui e suo padre, Roberto Dormino, 61 anni, capo della logistica della missione, stanno piangendo.
ยซRoberto – racconta sempre la signora Chiara – mi ha svegliato oggi all’alba. Mi ha detto: ‘Guarda, voglio dirtelo io prima che lo scopri dalla televisione. ร stata una cosa tremenda. Ci sono solo polvere, dolore e lamentiยป.
ยซHo sentito come un tuono e ho pensato che stesse per piovere. Poi รจ arrivato quel terremoto tremendoยป, ha raccontato Roberto Dormino alla moglie. L’uomo, ex pilota dell’aviazione dell’Esercito e veterano di tante missioni, anche in Congo, รจ da cinque anni ad Haiti. Lui non lavora al quartier generale, ma nella zona dell’aeroporto, in strutture prefabbricate dove non ci sono stati problemi.
