I Maya conoscevano il tabacco e lo apprezzavano

ROMA – Gli antichi Maya conoscevano il tabacco e lo apprezzavano. Lo testimonia per la prima volta la presenza di nicotina all'interno di un contenitore del 700 avanti Cristo, rilevate grazie alla spettrometria di massa, la tecnica di indagine chimica che permette di riconoscere tracce di sostanze non identificate.

I risultati della ricerca, condotta in collaborazione da archeologi e chimici dell'università di Albany a New York, è pubblicata sulla rivista Mass Spectrometry.

Le tracce di nicotina sono state riconosciute all'interno di una sorta di fiasco di terracotta sul quale sono incisi geroglifici interpretati dagli studiosi come ''questa è la casa del suo tabacco''.

Per una delle ricercatrici, Jennifer Loughmiller-Newman, ''la ricerca dei cibi consumati da popolazioni antiche permette di avere una conoscenza più approfondita delle loro tradizioni'' e i testi incisi sui contenitori sono spesso un indicatore del contenuto.

Il contenitore del tabacco fa parte di una collezione di 150 vasi Maya che appartengono alla collezione Kislak, la maggior parte dei quali contenevano sostanze diverse da quelle originarie, come l'ossido di ferro utilizzato nei rituali di sepoltura, che rende molto difficile risalire all'antico contenuto. Così il testo scritto su ciascun vaso resta la testimonianza piu' attendibile per risalire al contenuto originale.

Finora l'unica testimonianza di un vaso Maya che conservasse all'interno la sostanza indicata nell'etichetta risale a 20 anni fa, in un contenitore di cacao. Per un altro dei ricercatori, Dmitri Zagorevski, dell'istituto americano Rensselaer, ''questa scoperta non soltanto è importante per la comprensione della scrittura Maya, ma è anche un'importante applicazione di una tecnica di indagine chimica ad un reperto archeologico''.

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Alessandro Avico