SHANGHAI, 19 SET – Oltre il 90% delle persone piu' ricche in Cina sono funzionari e membri del Partito Comunista. Lo dicono risultati pubblicato dalla rivista Forbes. Secondo il Lee, studioso presso l'Hudson Institute di Washington ''i risultati di questa ricerca costituiscono un segnale preoccupante in un paese dove la cricca al potere pretende di servire il popolo disinteressatamente e con spirito di servizio, mentre poi uno sguardo piu' ravvicinato a come la ricchezza creata sia realmente distribuita dissipa completamente l'idea che il suo modello autoritario sia benefico per la maggioranza della popolazione cinese''.
Lee ha anche osservato come le imprese private in Cina siano fortemente svantaggiate dalle politiche statali che riservano un trattamento di favore alle imprese a proprieta' statale i cui ricavi ammontano a circa la meta' dei ricavi generati da tutte le imprese cinesi ogni anno e che possiedono i due terzi di tutte le immobilizzazioni in Cina.
''I settori piu' importanti e redditizi dell'economia sono riservati alle aziende di Stato – prosegue Lee – e quello che emerge poi senza molta sorpresa e' che i due terzi dei membri del consiglio e tre quarti dei dirigenti di aziende di Stato sono funzionari o membri di partito''.
Secondo Lee, in base a questo sistema, oltre un miliardo di persone che vivono in Cina hanno scarse prospettive di condivisione dei frutti della crescita economica cinese, visto che la maggior parte della ricchezza finisce con l'essere nelle mani di una ristretta cerchia di persone. ''Il reddito netto di oltre 400 milioni di persone ha subito una stagnazione nell'ultimo decennio – ha concluso lo studioso – e i livelli assoluti di povertà sono effettivamente aumentati nello stesso periodo''. La lista di Forbes Cina 400 ha rivelato un numero record di 146 miliardari (in dollari USA). Nel 2010 erano 128. Tra i 146 miliardari della lista, 12 sono donne e otto sono sotto i 40 anni.
