Alteravano i simboli della scrittura araba sui certificati anagrafici, rilasciati dalle Autorità egiziane, per attestare vincoli di parentela inesistenti e ottenere così permessi di soggiorno per il ricongiungimento familiare.
Sono stati scoperti dalla polizia oltre 220 certificati anagrafici contraffatti o alterati che hanno portato alla denuncia di 88 egiziani, con l’accusa di contraffazione e uso di documenti falsi, dei quali 11 già rimpatriati.
Sono stati inoltre denunciati 30 cittadini italiani per favoreggiamento alla immigrazione clandestina di cittadini extracomunitari e falsità ideologica.
Le pratiche erano state tutte presentate all’epoca della vecchia normativa, che prevedeva il rilascio del permesso di soggiorno sulla base di una parentela entro il quarto grado con un cittadino italiano, che in genere era un egiziano sposato con altro italiano o che si trovava in Italia da oltre 10 anni.