NEW DELHI – Per un Sikh ”il turbante rappresenta l’impegno a onorare una missione che ci รจ stata data dai nostri Guru e cioรจ quella di resistere all’oppressione dei tiranni. Il turbante รจ quindi una parte fondamentale della nostra esistenza”. Cosรฌ l’onorevole della Camera indiana, la signora Harsimrat Kaur Badal, ha descritto il significato del prezioso e inseparabile copricapo dei Sikh formato da un lembo di stoffa lungo circa 8 metri e avvolto con una tecnica particolare intorno al capo. La parlamentare, appartenente al partito regionale Shiromani Akali Dal (Sad) ha guidato una delegazione di legislatori che ieri a New Delhi ha incontrato l’ambasciatore italiano Giacomo Sanfelice di Monteforte per consegnargli un memorandum sulla vicenda dell’allenatore di golf Amritinder Singh.
Lo sportivo รจ stato obbligato a sfilarsi il turbante dagli agenti di sicurezza di Malpensa, una prima volta la scorsa settimana al suo arrivo in Italia e poi di nuovo, martedรฌ scorso, alla partenza. Un portavoce della Sea, la societร che gestisce lo scalo milanese che di recente รจ collegato con un volo diretto da New Delhi, ha detto che si รจ trattato di un controllo di sicurezza, ma per Singh รจ stata una ”vessazione”. Il rappresentante della Farnesina in India, convocato per due volte al ministero degli Esteri, ha presentato le sue scuse e ha promesso un’inchiesta sull’incidente, che ha avuto ampio risalto sulla stampa locale e anche in Parlamento.
”Secondo le nostre leggende – spiega Kaur all’Ansa – quando i Sikh vivevano sotto il regime degli invasori, di fronte alle minacce rispondevano con una frase che oggi รจ diventata un simbolo dell’orgoglio e della fierezza dei Sikh. Davanti agli oppressori che volevano convertirli, dicevano: ”Puoi tagliarmi la testa, ma non puoi levarmi il turbante”. Con questo spirito ”molti hanno sacrificato la vita per proteggere la loro identitร e la loro fede”.
Non sorprende quindi che l’incidente occorso all’allenatore costretto a mettere il turbante nel vassoio dove si mettono le scarpe e altri oggetti di uso personale per sottoporlo allo screening di routine, abbia sollevato un coro di proteste indignate non solo da parte dei Sikh, ma anche del governo indiano che, tra l’altro, e’ guidato da un primo ministro della stessa fede, l’economista Manmohan Singh. ”A differenza degli altri copricapo, il turbante รจ un elemento inestricabile dell’identitร dei Sikh ed รจ obbligatoriamente indossato per coprire i capelli che non vanno mai tagliati ” ha concluso.