NEW DELHI, 13 SET – Circa 10 mila pescatori indiani hanno iniziato uno sciopero della fame contro una centrale nucleare in costruzione nello Stato meridionale del Tamil Nadu.
L'agitazione, iniziata tre giorni fa da un gruppo di residenti di un villaggio a pochi chilometri dall'impianto di Kudankulam, sta raccogliendo una vasta adesione in tutto il distretto. I dimostranti chiedono la chiusura dell'impianto, frutto della cooperazione indo-russa e costato 3,5 miliardi di dollari. L'entrata in funzione del primo di una serie di reattori forniti da Mosca e' prevista in dicembre dopo i test attualmente in corso.
I residenti hanno paura di un disastro simile a quello di Fukushima, che sarebbe devastante per la pesca e per la sopravvivenza dell'intera popolazione costiera. La Kudankulam Nuclear Power Project (Knpp) sorge a 600 chilometri dal capoluogo di Chennai. Negli ultimi anni il progetto, che prevede un raddoppio degli attuali due reattori da mille magawatt, ha subito diversi rinvii a causa dei ritardi nella fornitura dei componenti.
L'impianto e' il secondo a essere contestato in India dopo quello previsto a Jaitapur sulla costa occidentale nello stato del Maharashtra che ha visto una grande adesione di movimenti anti nucleari. L'India prevede di costruire nel prossimo ventennio 30 nuovi reattori per un totale di 63 mila megawatt per far fronte alla cronica carenza di energia elettrica.
