India: 40 milioni di armi, solo il 15% registrate

NEW DELHI, 21 SET – In India ci sono 40 milioni di piccole armi, di cui solo il 15% sono in possesso di regolare licenza. Tuttavia, negli ultimi dieci anni il tasso di crimini legati all'uso di armi da fuoco si e' piu' che dimezzato, malgrado la crescente presenza di gruppo terroristici e di ribelli maoisti nel nord e nord est del Paese.

E' quanto emerge da un rapporto sulla ''Violenza armata in India'' presentato ieri a New Delhi e realizzato da una organizzazione governativa insieme alle Nazioni Unite in occasione dalla Giornata Internazionale della Pace che si celebra.

''Possiamo dire in generale che negli ultimi dieci la violenza con armi da fuoco e' diminuita'' ha detto all'ANSA Anil Kohli, autore del rapporto compilato sulla base di dati della polizia e referti medici nei 28 stati indiani.

''Se tuttavia si guarda alle singole realta' geografiche, notiamo che mentre negli stati meridionali l'uso di armi da fuoco nei crimini e' marginale, in quelli settentrionali gli omicidi, incidenti e suicidi con questa modalita' sono aumentati'' ha aggiunto. Le statistiche mostrano che la citta' di Meerut, famosa per essere stata una importante guarnigione militare durante il periodo coloniale britannico, e' la citta' piu' ''violenta'' dell'India. In particolare, tre Stati, Bihar, Jarkhand e Uttar Pradesh, contano per oltre il 60% di tutti di omicidi avvenuti con armi (in cui rientrano anche attentati esplosivi) nel 2008.

Piu' preoccupante e' il traffico di armi provenienti da Paesi vicini come Afghanistan, Pakistan e Sri Lanka (dove il conflitto civile e terminato appena due anni fa). ''Nonostante questa situazione di rischio, gli sforzi dei governi del sud dell'Asia per ridurre la proliferazione delle armi sono molto scarsi'' ha detto Cristina Albertin, rappresentante per la regione dell'Ufficio Onu contro droga e crimine (Unodc) che ha introdotto lo studio.

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