Dopo 25 anni la tragedia di Bhopal in una fabbrica della Union Carbide ha i suoi responsabili. Un tribunale indiano ha emesso una sentenza in base alla quale otto persone sono riconosciute colpevoli, tra i quali 7 ex dipendenti e Warren Anderson, allora presidente della Union Carbide Corporation. Per Anderson il mandato di arresto, emesso nel 2009, non è ancora stato eseguito perché latitante.
Gli otto imputati, tutti indiani, rischiano una pena massima di due anni. Nella notte fra il 2 e il 3 dicembre 1984, un contenitore della fabbrica di insetticidi della statunitense Union Carbide si trasformò, per una reazione chimica, in un letale strumento di morte.
Almeno 8.000 abitanti di Bhopal morirono nei primi tre giorni della tragedia, mentre fino ad oggi si calcola che le vittime siano 20.000 e che 500.000 persone abbiano subito patologie di differente gravità per le conseguenze dell’inquinamento di terra, aria e acqua.
