INDIA – Almeno 13 donne incinte sono morte e quattro sono in gravi condizioni a Jaipur, nello Stato di Rajasthan. Le puerpere, ricoverate nell’ospedale Umaid, erano state curate con un farmaco prodotto dalla Parental Surgical India Pvt Ltd (Indore) e distribuito da un’altra società , la Anshul Pharma. Si tratta di di una cura che si somministra per via endovenosa.
Secondo le prime analisi della polizia il fluido è risultato positivo all’infezione batterica. Ora ulteriori indagini, stabilite dal governo con un team di medici tra cui un microbiologo e un ginecologo, dovranno stabilire gli esatti agenti della contaminazione. Anche per capire come curare le altre quattro donne (quelle di cui si sa) curate con il farmaco intossicato e che ancora lottano tra la vita e la morte. Gli “assassini” delle gravide continuano perpetuarsi in India dove, ogni anno decine di migliaia di donne incinte muoiono durante la gravidanza o il parto per l’accesso limitato alle cure di emergenza.
