ROMA – Il ministro della sanità indiano ha bollato l’omosessualità come “una malattia” che si sta “diffondendo velocemente” nel paese, scatenando così la dura replica delle organizzazioni per la difesa dei diritti dei gay.
In una conferenza sull’aids svoltasi il 4 luglio a Nuova Delhi, il ministro Ghulam Nabi Azad ha dichiarato che “i rapporti sessuali tra uomini sono anormali”, sottolineando la difficoltà a “identificare gli uomini che fanno sesso con gli uomini”.
Immediata la replica dei movimenti a favore dei gay che, dopo una lunga battaglia, nel 2009 hanno ottenuto la depenalizzazione dei rapporti omosessuali.
“L’omosessualità fa parte della natura e se ne fa riferimento anche nei testi religiosi. Dire che è una pratica anormale è assurdo”, ha dichiarato Mohnish Kabir Malhotra, difensore dei diritti dei gay.
“Penso che il ministro debba presentare immediatamente le sue scuse – ha aggiunto Sylvester Merchant, un militante gay dello stato del Gujarat (ovest) – ha insultato tutta la comunità omosessuale. Non siamo anormali e non soffriamo di alcuna malattia. Sì, siamo gay, lo ammettiamo, siamo aperti sulla nostra omosessualità e meritiamo rispetto”.