NEW DELHI – Il santone indiano Baba Ramdev, detto il ''guru di Mani pulite'' per le sue battaglie contro la corruzione e la fuga di capitali, e' finito nel mirino del fisco, che sta setacciando il suo impero di scuole di yoga e meditazione, compresa un'isola al largo della Scozia. Lo riferiscono oggi i media locali.
Gli ispettori delle tasse dell'Enforcement Directorate hanno aperto un'indagine contro Baba Ramdev per violazione delle leggi sull'esportazione di valuta straniera a proposito dell'acquisto dell'isola The Little Cumbrae, trasformata dal santone in un centro benessere.
Il carismatico yogi dalla tunica arancione e la folta barba nera, che ha fatto fortuna grazie alle lezioni i yoga in televisione, ha dichiarato un valore di 2 milioni di dollari per la proprieta', ma secondo il fisco l'isola vale dieci volte tanto. Sotto inchiesta sono anche altre 50 societa' della sua fondazione, che gestisce beni per 160 milioni di euro, secondo la stampa indiana.
Baba Ramdev si e' difeso dicendo ''di non aver fatto nulla di illegale'' e che durante i venti anni della sua attivita' ''ha sempre risposto a ogni indagine con la massima trasparenza''.
Il guru, considerato vicino al partito dell'opposizione di centro-destra, ha di recente aderito alla campagna anti corruzione del pacifista gandhiano Anna Hazare, reduce da uno sciopero della fame che ha sollevato un'ampia adesione popolare e ha costretto il governo a presentare una severa legge contro la prassi delle ''bustarelle'' nella pubblica amministrazione.
